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Villa Patrizia sostenuta da

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Montepulciano

Montepulciano

La città di Montepulciano ha un passato legato in parte all’essersi trovata all’incrocio di due strade di importanza regionale (da Chiusi ad Arezzo da sud a nord, e dalla Valdorcia alla Valdichiana e al Trasimeno da est a ovest) e in parte alla sua collocazione strategica al confine dell’area di influenza di vari potentati cittadini basso medievali (Orvieto, Perugia, Siena, Firenze). La città ha un andamento particolare: costruita lungo una linea di crinale dall’alto verso il basso, attualmente presenta un lunghissimo corso centrale di circa un chilometro e mezzo, che partendo da Porta al Prato conduce, con un dislivello di 50-60 metri, alla Piazza Grande: le case si organizzano intorno al corso e ad una serie di vie brevi e strette, spesso ripide, ad esso più o meno perpendicolari. Gli edifici di maggior rilievo si affacciano pressoché tutti sulla via principale, costituendo una lunga teoria di facciate, quasi una mostra, di disegno decisamente di alto livello. La vocazione vinicola della zona e l’altissima considerazione di cui gode il vino Nobile di Montepulciano erano note almeno sin dal secolo VIII d.C. Agli inizi dell’Ottocento il Repetti nel suo “Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana” menzionava un “istrumento” datato 17 Ottobre 1350, con il quale si stabiliva a Montepulciano una società di mercatura del vino, a riprova del fatto che il “vino squisito” di questa zona si inviasse anche fuori da “tempi assai remoti”. E Sante Lancerio, bottigliere di Papa Paolo III Farnese, nel suo volume di viaggi alla ricerca dei più pregiati vini per il pontefice, nel 1549 decretò il Nobile “vino perfettissimo, da Signori”. Ma sarà soprattutto il poeta e medico Francesco Redi a rendere celebre, nel XVII secolo, il vino Nobile con il suo famoso ditirambo “Bacco in Toscana”, in cui accompagna idealmente Bacco e Arianna nell’esame di tutti i vini pregiati della Toscana. Il Redi forgia qui quel motto che oggi tutti conosciamo e del quale tutti i Poliziani vanno fieri: “ Montepulciano d’ogni vino è re”. L’aggettivo di Nobile potrebbe essere derivato dal fatto che il vino di qualità superiore era nel passato esclusiva prerogativa delle famiglie nobili della zona di Montepulciano. Il vino Nobile di Montepulciano è stato uno dei primi vini italiani di elevata qualità e di antichissima fama ad ottenere il riconoscimento della denominazione di origine controllata (DOC) il 12 Luglio 1966, mentre è il primo vino in Italia in assoluto ad avere riconosciuta la denominazione di origini controllata e garantita (DOCG) che lo consacra definitivamente tra i migliori vini del nostro Paese.

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